OLIVIER CHADEBOST Un architetto “haute couture”, esigente ed esteta.
“Fai della tua vita un sogno, e di un sogno, una realtà…”.
Questa frase de “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry potrebbe perfettamente riassumere il percorso di Olivier Chadebost, architetto atipico: ingegnere, designer e creatore di identità grafiche dei brand.
Chadebost affronta ogni progetto capace di coniugare la funzionalità tecnica con una forte connotazione estetica, grazie ad una costante attenzione alla precisione, privilegiando esclusivamente i materiali grezzi.
“Ho creato la mia agenzia 20 anni fa e ora abbiamo 4 business unit. La sede di Bordeaux (cui si aggiungono anche quelle a Parigi, ndr), battezzata ‘Esthète and Wine’ – spiega l’architetto – opera nel mondo del vino e dell’ambiente: alberghi, restauro di castelli, progettazione di cantine e strutture enoturistiche nel senso più ampio del termine”.
Proprio nell’ambito della sua attività nel settore vitivinicolo, Chadebost si è occupato della progettazione di Châteu d’Yquem a Sauternes, Château Cheval Blanc, La Gaffelière, Château Montlabert a Saint Emilion, Beauregard a Pomerol, Lafon Rochet e Lafitte-Carcasset a St. Estephe, per citare solo alcune delle proprietà della Gironda. Altri progetti sono in corso a Sancerre, in Cile, in India e anche in Italia.
Ultima attività: il retail e le abitazioni di lusso. “Una delle caratteristiche della nostra struttura – spiega – è che non ci limitiamo all’architettura, ma lavoriamo su una strategia di posizionamento del brand: cerchiamo il suo core business e creiamo intorno ad esso tutta l’architettura, l’ingegneria e il design. Iniziamo sempre
da una pagina bianca. I nostri dati inziali per Château Montlabert, ad esempio, erano costituiti da una cartografia del suolo e una del terroir, a cui abbiamo apportato la nostra expertise tecnica per definire insieme la strategia del progetto. Lavoriamo sull’identità grafica definita con il cliente, per garantire la coerenza globale tra un’etichetta, una bottiglia, un logo e un locale di vinificazione”.
IL CORRIERE VINICOLO N.5 – 8 Febbraio 2021